sabato 27 gennaio 2007

Making the short film "for" Steven Spielberg

Questa selezione per aspiranti film-makers ha tutta l'aria di essere l'ennesimo trucco del business hollywoodiano, l'ultima trovata di Spielberg per fare un sacco di soldi. Però ho voluto partecipare anche io e mi sono detto che comunque valeva la pena provarci, giusto per divertirsi un po'. Premesso che non ho ancora i mezzi ideali per girare come voglio io, ho deciso di realizzare un corto che vede protagoniste la vita e la morte in una partita a scacchi. "The Immortal Game", la partita a scacchi più bella mai giocata, che rappresenta l'istinto e l'imprevedibilità della vita per cercare di ingannare la morte e vincere la sfida conquistando così l'immortalità. Bianco e nero, 5 min. ITA 2007. Non so ancora se inserirò il Chroma Key nel cortometraggio, però ecco alcune immagini degli esperimenti notturni prima di girare alcune scene.


Aggiornerò presto con altre immagini delle varie fasi del progetto.

sabato 20 gennaio 2007

Chess minds

Giocare a scacchi richiede memoria e molta concentrazione, ma soprattutto, se vuoi tenere viva la partita, non ti puoi permettere il minimo errore. Ci sono regole, schemi, strategie da conoscere, c'è una storia lunghissima dietro a questo gioco nato per uno stravagante regalo di un bramino indiano al suo re, per alleviare i dolori causati dalla morte del figlio in battaglia. Il re, giocando con il suo nuovo regalo, imparò che non si poteva vincere senza sacrificare almeno un pezzo (come aveva fatto con suo figlio) e, per questo, si mise l'animo in pace. La leggenda vuole che il re volle offrire al bramino una ricompensa: dopo varie esitazioni il bramino, osservata bene la scacchiera, disse al re che gli avrebbe dovuto dare un chicco di grano per la prima casella, due per la seconda, quattro per la terza e così via... Il re, sorpreso da una richiesta così umile, chiamò a raccolta i suoi matematici: per adempiere alla richiesta non sarebbero bastati i raccolti di grano di 800 anni di regno! I grandi campioni della storia degli scacchi appartengono però all'epoca recente: il primo grande campione fu Steinitz nel 1866; altri grandi furono Capablanca, Lasker, Anderssen (che disputò la partita più geniale mai giocata, divenuta famosa come "Immortal game", citata anche in Blade Runner di Ridley Scott) . A partire dagli anni '50, tra i GM (grandi maestri) di scacchi più forti ci sono Botvinnik, Fischer, Karpov e, il più grande di tutti, Kasparov.

Per imparare a giocare visitare Chessopolis, per giocare online Kurnik.

martedì 16 gennaio 2007

Piano session

Eccomi al pianoforte, il mio strumento preferito. Non ho studiato al conservatorio, mi sarebbe piaciuto, ma forse è meglio così... un approccio istintivo, un po' di tecnica e molta improvvisazione, soprattutto melodica. Credo che il pianoforte sia il sospiro dell'universo, i suoni che puoi ottenere sono infiniti come le stelle che ci circondano, non c'è limite alla creazione...
Tra i miei pianisti preferiti ci sono Beethoven e Chopin per la musica classica, Bill Evans, Oscar Peterson, Keith Jarrett nel jazz, Ray Charles e Freddie Mercury nel pop. Il mio pianoforte è della fine dell' 800', uno Steinwallner proveniente dalla Germania, il suono è un po' forte ma i tasti sono unici... se devo dire quale sia il pezzo più geniale mai creato al pianoforte: senza ombra di dubbio "Rhapsody in Blue" di George Gershwin. Dopo aver preso lezioni private da piccolo, ho frequentato scuole della mia cittadina ed infine, a parte qualche anno di interruzioni, ho fatto i miei 3 anni e mezzo più importanti, quello che mi hanno avvicinato al Jazz e al Blues con Roberto Andreucci, un pianofortista (come suole chiamarsi) di Firenze che ha alle spalle grandi concerti e svariati album.
Adesso ho concluso il mio percorso di apprendimento, non raggiungerò mai livelli accademici, però so che non staccherò mai le mani da un pianoforte, ovunque viva o qualunque cosa faccia. La passione non ha fine!

Twin Peaks - Second Season DVD

Ebbene si... dopo una lunga attesa ecco finalmente la seconda stagione di questa serie incredibile e irripetibile, la migliore che sia mai stata realizzata, sia a livello di sceneggiatura che di regia. Il cofanetto con i primi episodi dovrebbe uscire il 25 Gennaio ma potrebbero esserci ritardi. Comunque anche se tutti gli appassionati della serie e di Lynch hanno già visto (e rivisto!) tutti gli episodi in questione, questi DVD sono cimeli imperdibili per ogni fan che si rispetti...
Ulteriori dettagli anche nel blog di Montague, mio cugino, anche lui grande Lynch-dipendente.

Presto nel blog ho intenzione di dedicare una sezione speciale proprio ai segreti di Twin Peaks, mettendo a nudo le mie impressioni e le mie ipotesi su tutti gli enigmi e le curiosità che la serie offre.

E ricordatevi sempre: I gufi non sono quello che sembrano...




domenica 14 gennaio 2007

Stand by me-Un film corale sull'amicizia

Stand by me-Ricordo di un'estate di Rob Reiner-USA 1986

Quando ho visto per la prima volta questo film ho immaginato subito un paese immerso in una verdeggiante campagna americana piena di odori squisiti, poche case e molta tranquillità...
Tipico background paradossale di molti romanzi di Stephen King, indiscusso re dell'Horror.
La cittadina è in realtà Castle Rock e si trova nell'Oregon... adoro quella terra! Così piena di fascino, mistero, eppure così semplice e così naturale. Anche David Lynch ha nascosto le paure e gli incubi deliranti di Twin Peaks dietro quelle colline, quei boschi così accoglienti. La voce fuori campo del film è davvero poetica, coinvolgente, è la voce del protagonista che racconta un ricordo puro di amicizia ormai lontano nel tempo... il tempo perduto di un'avventura in quei boschi, alla ricerca di un corpo travolto da un treno. Reiner è molto elegante nel raccontare questa storia e ciò che mi rimane impresso di questo film sono i volti spensierati dei quattro giovani protagonisti, immortalati per sempre in questa pellicola cinematografica. Ciò che conta nel cinema è raccontare, immaginare, ricordare qualcosa che ci sta a cuore, e questo film più di altri mi riporta ai tempi fanciulli; un film evocativo che appartiene alla memoria più vera e sincera.

venerdì 12 gennaio 2007

Pure genius-Music and Movies

Pensate a un film di Kubrick... nella mente una sinfonia di immagini in movimento orchestrate con incredibile precisione, pensate alla nona di Beethoven che scandisce gli attimi brillanti delle scene di "Arancia meccanica". La perfezione, il genio compositivo, nella musica come nelle immagini. Si capisce presto perchè uno come Kubrick utilizzi la sinfonia di un genio musicale come Ludwig Van Beethoven. Non poteva essere altrimenti. Quel film poteva avere solo quella musica così come "2001 odissea nello spazio" non poteva che unirsi alle musiche di Richard e Joahn Strauss. La perfezione dell'universo, le armonie, le melodie, che si ripetono all'infinito.
Kubrick e Hitchcock a livello tecnico sono impareggiabili, i movimenti della cinepresa sono virtuosi e giocano con lo spettatore, soprattutto l'uso del carrello in Kubrick è ineguagliabile.
Il genio riesce in tutto, così ha fatto Kubrick manipolando i generi filmici, adattandoli alle sue esigenze diegetiche e metaforiche; dai film di guerra come "Orizzonti di gloria" e "Full Metal Jacket" agli horror come "Shining", fino al suo film testamento, "Eyes wide shut", un viaggio esistenziale nel profondo della psiche che lo unisce direttamente a David Lynch, unico grande degno erede del vero cinema d'autore, ormai sempre più raro di questi tempi.




Se Kubrick è il Beethoven del cinema, David Lynch è Ray Charles: l'istinto sopra a tutto.

Pensate a "Twin Peaks", un labirinto magico e misterioso ai confini del surreale, ma più vicino che mai alle nostre inquietudini e paure abituali. Un film di Lynch è una scatola magica dell'illusionista, da dentro può uscire di tutto... "Eraserhead" e "Mullholland Drive" sono viaggi nell'inconscio profondo e sono pieni di elementi pittorici, sembrano quadri espressionisti e surrealisti. Un simbolo ha varie interpretazioni in Lynch ma funziona soltanto se confrontato con gli altri elementi del film: cosa significa l'elettricità in "Twin Peaks"? Non lo sappiamo di preciso, ma se guardiamo attentamente nei dettagli tutto ha un senso, anche se possiamo tranquillamente affermare che ci troviamo di fronte a un non senso. Cinema da decifrare, cinema che attiva la mente, proprio perchè è fatto con l'istinto, con i sogni e con la memoria e non con schemi già pronti. Ray Charles aveva lo stesso approccio con il Jazz e il blues, come diavolo faceva a tirare fuori quei riff taglienti e quegli arrangiamenti geniali? Non si sa, ma da qualche parte provengono e hanno un senso...

Il puro genio non lo si può capire, possiamo soltanto avvicinarci a lui, ma qualcosa sfugge e se lo porterà con sé per sempre, lasciando aperto un sentiero da percorrere.



giovedì 11 gennaio 2007

"The Doors" Cover Band Project

Nasce casualmente, quasi per inerzia, questo progetto che trova una solida partecipazione e approvazione spontanea di noi musicisti per passione: Jim Morrison è un icona importante e mistica della storia del Rock. "The Doors", il gruppo che ha fatto poesia psichedelica con i suoni profondi del blues, che ha unito ballate emozionanti a ritmi travolgenti...

Vedremo fino a dove possiamo spingerci nel tentare di ricreare quelle atmosfere magiche che da una spiaggia di Venice in California sono diventate leggenda.

Un omaggio a "The Lizard King" e i suoi tre fantastici musicisti, Desmond, Krieger e Manzarek.
Suonare questa musica, come quella dei Led Zeppelin e dei Queen è sempre stato emozionante, ma devo dire che la volontà di partecipare a questo progetto è stata stimolata dalla mia visita alla tomba di Jim a Pere-Lachaise a Parigi, che ha risvegliato in me la passione per questa musica senza tempo.